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11.00
Die Schlittenfabelwelt
Janine Hofstetter
Kulturmuseum St.Gallen
St. Gallen
16.00
Vernissascha da Gion tgavrer/Gion chavrer
Letizia Sonder, Ursina Guldemond-Netzer, Annalisa …
Biblioteca populara Savognin
Savognin
17.00
Sofalesung mit Dinah Wernli
Dinah Wernli, Catherin Schöberl
beclys
Basel
17.00
Sofalesung mit Mariann Bühler in Rheinfelden
Aargauer Literaturhaus Lenzburg, AMSEL, Klagenfurt…
Wird bei der Anmeldung bekannt gegeben
Rheinfelden
Mitteilung 2020-03-18 [A*dS Actualité]: Concernant: Le virus Corona
Mitteilung 2024-07-12 [«Topshelf Night» Schloss Lenzburg]: Eine Sommernacht zwischen Lichtern und Stars, die ganz der Literatur und dem Lesen gehört! Und Bookstagram! Und BookTok!
Mitteilung 2024-06-26 [Bachmann-Preis]: Statt Fussball 3 Tage lang Literatur gucken: Heute starten die diesjährigen «Tage der deutschsprachigen Literatur».
Mitteilung 2024-06-24 [Pro Litteris Preis 24 – Sasha Filipenko & Maud Mabillard]: ProLitteris verleiht zwei Preise in der Sparte Literatur an Sasha Filipenko und Maud Mabillard.
Mitteilung 2024-06-21 [Literaturfestival Zürich]: Nicht verpassen: Vom 8.-14.7.24 steigt wieder das Literaturfestival Zürich.
Mitteilung 2024-06-17 [Stiftung Lydia Eymann Literaturstipendium]: Bis 30.6.24 bewerben fürs Stipendium der Lydia Eymann Stiftung.
Mitteilung 2024-06-11 [Markus Bundi «Wilde Tiere»]: Beat Mazenauer bespricht «Wilde Tiere» von Markus Bundi für Viceversaliteratur.ch.
Gaston Cherpillod, Le Chêne brûlé: Dopo gli studi in filologia classica, il vodese Gaston Cherpillod (1925-2012) pubblica due raccolte di poesie e inizia a insegnare, rischiando il licenziamento per disturbo della quiete notturna e oltraggio nei confronti di un poliziotto. Per finire perderà il posto a causa della sua appartenenza al partito operaio e popolare POP. Sposato da dodici anni e padre di un figlio, nel 1969 pubblica la sua autobiografia «Le Chêne brûlé» [La Quercia bruciata]. Il titolo riprende il nome di un luogo miserabile in cui Gaston Cherpillod ha trascorso una parte della propria infanzia, ma si riferisce soprattutto all’autore stesso che, pur segnato dalle privazioni, dalla lotta per la sopravvivenza e colpito dal «fulmine» dall’epilessia, riesce a mantenere salda la sua passione, nell’amore come nell’odio. Primogenito di un operaio e di una serva di masseria, è un allievo brillante e ha la possibilità di proseguire gli studi all’università; ciò lo porta, come constata lui stesso con lucidità, a perdere la sua appartenenza alla classe operaia senza aderire alla piccola borghesia. Cherpillod tenta di «riconciliarsi con gli uomini» attraverso la scrittura, ma il suo stile è inclassificabile, come la sua persona: l’erudizione è affiancata al gusto per la ribellione e la provocazione, forme grammaticali sofisticate e figure retoriche si mescolano a invettive blasfeme, espressioni raffinate vengono accostate a un linguaggio crudo. L’energia di questa particolare forma di eloquenza, la forza di contestazione e un malizioso senso dell’umorismo caratterizzano l’intera opera di Gaston Cherpillod. (Ruth Gantert; traduzione italiana di Paola Gilardi)
Luisa Famos, Poesias – Gedichte: Non c'è traduzione italiana di questo libro. Qui potete leggere di consiglio di lettura.
Kuno Raeber, Das Ei: L’io narrante è seduto in un caffè a Roma di fronte a San Giovanni in Laterano e cova i suoi pensieri piegato su un foglio bianco. Riflette sull’atto ignobile di Laszlo Toth . Nel 1972 Toth aveva danneggiato la Pietà del Vaticano con colpi di martello e aveva quindi preceduto l’io narrante; a cui non rimane che l’atto inglorioso di ripetere il tutto a parole, ma in modo più “assoluto e perfetto”. “Das Ei” (L’uovo) è una testimonianza affascinante e stravagante di una passione sognatrice raccontata in errabonde fantasticherie del desiderio di cancellare Maria, personificazione della donna e della madre, e con lei la propria esistenza in quanto figlio. L'io narrante si vede quindi nella secessione dei martiri cristiani. Con l'urgenza di libertà, ma al contempo prigioniero nell'impero delle madri, sogna una comunione fraterna. Il romanzo di Raeber è un unico grido acuto contro l'istanza materna di Maria. La rivolta disperata contro la donna, affrontata con estasi di martirio maschile, dà alla sua prosa un qualcosa di noncontemporaneo. Ma l'autore riesce ad afferrare l'incontemporaneo con un linguaggio sensuale e opulento che rende percettibili la sacrosanta serietà e lo spirito di rivolta. Nessuno come Raeber rispecchia la lacerazione tra disciplina e sbrigliatezza che un tempo hanno segnato profondamente l'ambiente cattolico della Svizzera centrale. (Beat Mazenauer, trad. di Anna Allenbach)
Jonas Lüscher: Verzauberte Vorbestimmung. Hanser.
Ina Haller: Aargauer Vergeltung. Emons Verlag.
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